Caos Golden Globe
La scorsa settimana è andata in onda su Rai 1 la premiazioni dei David di Donatello. I più importanti premi del cinema italiano, che hanno visto trionfare su tutti Volevo nascondermi di Giorgio Dritti, film sul pittore Antonio Ligabue interpretato magistralmente da Elio Germano, anch’esso onorato col quarto David della carriera. Ma mentre qui in Italia si discuteva sulle varie assegnazioni dei David, in America è scoppiata una feroce polemica sulla giuria dei Golden Globe legata alle politiche di inclusività, portata avanti da alcune delle più grandi star del firmamento hollywoodiano. Prima fra tutti era stata Scarlet Johanson a denunciare la presenza, tra i giornalisti della HFPA (Hollywood Foreign Press Association), quasi soltanto di uomini bianchi, criticando all’associazione la mancanza di inclusività e recriminando
La scorsa settimana è andata in onda su Rai 1 la premiazioni dei David di Donatello. I più importanti premi del cinema italiano, che hanno visto trionfare su tutti Volevo nascondermi di Giorgio Dritti, film sul pittore Antonio Ligabue interpretato magistralmente da Elio Germano, anch’esso onorato col quarto David della carriera. Ma mentre qui in Italia si discuteva sulle varie assegnazioni dei David, in America è scoppiata una feroce polemica sulla giuria dei Golden Globe legata alle politiche di inclusività, portata avanti da alcune delle più grandi star del firmamento hollywoodiano. Prima fra tutti era stata Scarlet Johanson a denunciare la presenza, tra i giornalisti della HFPA (Hollywood Foreign Press Association), quasi soltanto di uomini bianchi, criticando all’associazione la mancanza di inclusività e recriminando ai giornalisti stessi un atteggiamento ai limite della molestia durante le interviste. Di seguito sono arrivati numerosi interventi da parte di altri attori come Mark Ruffalo o Tom Cruise, che ha restituito i suoi Golden Globe vinti in segno di protesta, ma anche di importanti case di produzione come Netflix e Amazon Prime. Portando infine anche la NBC a minacciare di non trasmettere più la cerimonia nel 2022, se la HFPA non adotterà politiche integrative sui giurati della cerimonia. Passato il polverone, una cosa rimane chiara: anche i Golden Globe dovranno cambiare se vogliono stare al passo con i tempi.
ai giornalisti stessi un atteggiamento ai limite della molestia durante le interviste. Di seguito sono arrivati numerosi interventi da parte di altri attori come Mark Ruffalo o Tom Cruise, che ha restituito i suoi Golden Globe vinti in segno di protesta, ma anche di importanti case di produzione come Netflix e Amazon Prime. Portando infine anche la NBC a minacciare di non trasmettere più la cerimonia nel 2022, se la HFPA non adotterà politiche integrative sui giurati della cerimonia. Passato il polverone, una cosa rimane chiara: anche i Golden Globe dovranno cambiare se vogliono stare al passo con i tempi.
La scorsa settimana è andata in onda su Rai 1 la premiazioni dei David di Donatello. I più importanti premi del cinema italiano, che hanno visto trionfare su tutti Volevo nascondermi di Giorgio Dritti, film sul pittore Antonio Ligabue interpretato magistralmente da Elio Germano, anch’esso onorato col quarto David della carriera. Ma mentre qui in Italia si discuteva sulle varie assegnazioni dei David, in America è scoppiata una feroce polemica sulla giuria dei Golden Globe legata alle politiche di inclusività, portata avanti da alcune delle più grandi star del firmamento hollywoodiano. Prima fra tutti era stata Scarlet Johanson a denunciare la presenza, tra i giornalisti della HFPA (Hollywood Foreign Press Association), quasi soltanto di uomini bianchi, criticando all’associazione la mancanza di inclusività e recriminando